[:it]Torna, ed è diventato grande. L’anno scorso “Gran Galà dell’Aperitivo”, quest’anno “Gran Galà del Cocktail”, l’evento organizzato da Silver Class e To Be che pone al centro della scena i bartender e la loro arte, la sempre più chiacchierata mixology. Questo è il momento giusto, lo si vede continuamente: sono finiti gli anni in cui chiunque poteva prendere un pestello e un rametto di menta, fare un mojito (magari male) e autoproclamarsi bartender. Oggi questa professione ha assunto finalmente la dignità che le compete in quanto arte fatta di studio, estro, ricerca e tanta esperienza, quella che ci vuole per distinguere le spezie di un gin, per esempio, o per capire a quale sapore abbinare un odore. È questo il “gioco” della mixology, e nessun bartender si offenderà a sentirla chiamare “gioco”, perché per fare questo mestiere si deve essere un po’ bambini nel senso più puro del termine: bisogna vedere ciò che non ancora non esiste per poterlo creare, bisogna amare i colori, assaggiare, mescolare i sapori fino a farne gusto e lasciare la fantasia libera di correre senza però perderla mai d’occhio.
La sera del 20 aprile, l’arte della mixology torna in scena al Gran Galà del Cocktail che quest’anno ha scelto come location l’NH Lingotto Tech, l’Hotel ospitato all’interno degli ex stabilimenti Fiat del Lingotto riqualificati per mano del grande architetto Renzo Piano. La forte identità storica e il carattere spiccatamente moderno rendono l’NH Tech una cornice perfetta per ospitare uno show sulla mixology contemporanea e sulle tendenze future. L’evento si aprirà con un aperitivo studiato da Daniele Giolitto, Chef del Ristorante dell’Hotel, e proseguirà con una “food experience” alla scoperta di alcune tra le più grandi eccellenze enogastronomiche piemontesi e non solo.
Il fulcro della serata sarà la competizione tra cinque grandi nomi della mixology contemporanea: Yuri Gelmini (Milano, Surfer’s Den); Nicola Ruggiero (Bari, Katiuscia people & drink); Marco Macelloni (Lucca, Franklin ’33); Roberto Rossi (Milano); Carola Abrate (Torino). I cinque big si sfideranno in una gara che unirà la tecnica al sentimento, una proposta inedita nell’ambito delle mixology competitions: ogni bartender salirà sul palco per rivelare al pubblico il cocktail più importante della sua vita, spiegandone anche le motivazioni. Di quel cocktail dovrà quindi studiare e realizzare una rivisitazione che non solo sarà l’oggetto della gara ma anche uno dei drink che verranno serviti al bar insieme all’originale che l’ha ispirato. Una giuria d’eccezione di cui ancora non sono stati resi noti i nomi avrà il difficile compito di decretare il vincitore di questa seconda edizione del Gran Galà, un evento che anche quest’anno sembra avere tutte le intenzioni di far parlare a lungo di sé.[:]