[:it]I cocktail salati sono una realtà, ma come nascono?[:]

[:it]La tendenza dell’estate? Pare siano, o siano stati i cocktail salati. Non proprio una novità, se vogliamo dirla tutta, considerando che almeno due dei più famosi miscelati a livello mondiale hanno tra i propri ingredienti il sale.

Ricordiamo infatti il Margarita, noto per la guarnizione di sale sul bordo del bicchiere, e il Bloody Mary, due cocktail di cui ci siamo già occupati.

Ma non di solo Bloody Mary o Margarita si parla, giacché gli ingredienti salati nei cocktail sembrano essere sempre più apprezzati dai bartender, che con essi possono creare giochi di gusto inediti e accattivanti e al tempo stesso bilanciare i sapori classici che ben conosciamo.

Che venga da spezie, vegetali o lavorazioni gastronomiche, la sapidità dà origine a suggestioni sensoriali nuove, capaci di reinterpretare anche un grande classico intramontabile come il Martini, dove (già da tempo a dire la verità), alcuni bartender sono soliti aggiungere al Martini e al Gin la salamoia delle olive, un richiamo alla tipica guarnizione del cocktail e un modo per renderlo diverso ma al tempo stesso fedele alla sua ricetta originale.

Se la vostra estate non è ancora finita e siete in vena di novità, non perdetevi i cocktail nebulizzati con acqua di mare, senza dimenticare quelli guarniti con erbe come la salicornia per esempio.

Non vanno poi dimenticate le infinite possibilità di pairing che i cocktail offrono con il cibo. Quando il miscelato è salato, ovviamene, queste si moltiplicano e diventano capaci di far vivere una vera e propria esperienza di gusto a 360° a chi si senta abbastanza curioso per provarla.

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