[:it]I cocktail che hanno vinto la tappa torinese di Mix Contest: intervista a Giuliana Giancano[:]

[:it]Il Mix Contest Italy Tour, la competizione che attraversa l’Italia alla ricerca del miglior bartender, è attualmente fermo a causa delle disposizioni di sicurezza legate al contenimento del Coronavirus e i prossimi appuntamenti della sfida riprenderanno quando sarà possibile.

Nel frattempo siamo andati a trovare Giuliana Giancano, vincitrice insieme a Martina Apollonio della tappa torinese del Mix Contest che si è tenuta lo scorso gennaio. Sono state loro, con gli oltre 700 voti ricevuti, a stregare pubblico e giuria con due sorprendenti creazioni.

Il locale di Giuliana, il Pout Pourri Vintage Cafè, è un delizioso e avvolgente angolo vintage nel quartiere di Mirafiori che la bartender gestisce insieme a sua sorella.

 

Giuliana, parlaci dei cocktail con i quali hai vinto la tappa torinese del Mix Contest.

I cocktail preparati erano due: il Me-la pianti è un punch che si basa sull’idea del riciclo e dell’eliminazione degli scarti, infatti prevede l’utilizzo del panettone avanzato trasformato in sciroppo e la mela sotto forma di estratto e di biscottino di guarnizione. Per sottolineare il concetto ecofriendly, l’unica parte della mela non utilizzata nel drink – il seme – è stato regalato ai clienti insieme alle istruzioni per piantarlo. L’altro cocktail, Un Paloma per il Conte, racconta la storia del Conte Negroni che decide di allontanarsi dal freddo invernale di Torino senza però abbandonare il suo drink preferito, il Negroni appunto, e portandolo con sé in Messico con un dovuto adattamento degli ingredienti. Un cocktail dedicato al viaggio, in definitiva. Adoro viaggiare e il mio lavoro di barlady mi ha dato modo di visitare posti bellissimi.

 

Raccontaci di questi viaggi!

Nel 2018 ho partecipato alla competizione Quinta Essentiae, nella quale bisognava ispirarsi ai 4 elementi. Tra gli sponsor c’era Lavazza e il mio premio è stato visitare le loro piantagioni di caffè in Colombia! Poi la partecipazione al Jerry Thomas Project mi ha permesso di visitare lo Sri Lanka presentando e facendo scoprire l’Arrack, bevanda alcolica tipica del luogo. Sono stata anche ai Caraibi, tra l’altro adoro lavorare i rum…

 

Quali sono i tuoi cocktail preferiti?

Amo i punch da bere caldi e i Daiquiri. Ho un amore – odio per l’Old Fashioned, forse perché i clienti lo chiedono sempre quando devo preparare mille drink! (ride, ndr).

 

A proposito, quali sono le tendenze della mixology in questo periodo secondo te?

C’è sicuramente una tendenza a orientarsi verso cocktail poco alcolici. Si nota poi un’attenzione maggiore all’aspetto ecologico anche in questo ambito: zero cannucce, zero spreco… poi ho la fortuna di avere una clientela che si lascia guidare, che si fida di me e delle mie proposte.

 

Il tuo locale, il Pout Pourri Vintage Cafè, è in una zona atipica per un cocktail bar.

Sì, è vero, non è proprio in centro città. Ho scommesso su questa zona, Mirafiori, e devo dire che ha funzionato: senza pubblicità, tutto tramite passaparola. Adesso è da dieci anni che ho aperto e ho la mia clientela affezionata!

 

Parlami della drink list del Pout Pourri.

È fatta di filastrocche e disegni! Ho voluto dare risalto all’aspetto ludico e raccontare i cocktail in un modo diverso dal solito.

Ed è davvero particolare, la drink List di Giuliana: denota una cura e un amore non comune per il suo lavoro, così come il suo locale, in cui – si vede – nulla è lasciato al caso e ogni dettaglio è stato scelto con passione e coinvolgimento.[:]

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