[:it]Sugarlandia, l’isola dove nasce Rum Don Papa, raccontata da Walter Gosso[:]

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Si chiama Sugarlandia is calling ed è la nuova campagna lanciata da Don Papa per far conoscere al mondo l’isola di Negros, Filippine, il luogo in cui viene coltivata la canna da zucchero fondamentale per la preparazione del Rum. Ne parliamo con Walter Gosso, Advocacy Manager di Rinaldi 1957, l’azienda bolognese che da più di 60 anni importa sul mercato italiano l’eccellenza degli spirits di tutto il mondo tra i quali, ormai saldamente, figura anche Rum Don Papa.

 

Walter, cominciamo parlando di “Sugarlandia”, il nome con cui tutti sono soliti chiamare l’isola di Negros, nelle Filippine. Che posto è?

L’isola di Negros è un luogo davvero unico: si trova nella parte centrale delle Filippine, circondata da un mare meraviglioso e sovrastata dal monte Kanlaon, un vulcano attivo alto quasi 2500 metri. Proprio l’origine vulcanica rende il terreno di quest’isola particolarmente ricco di minerali come il magnesio e il potassio, necessari per la crescita ottimale della canna da zucchero. Flora e fauna sono ricchissime sull’isola, una biodiversità che è stata fonte di ispirazione per le etichette Don Papa, che sono appunto caratterizzate da illustrazioni di animali e di vegetali presenti sul territorio. Inoltre, per via di un clima molto favorevole, la canna da zucchero sull’isola di Negros viene raccolta tutto l’anno, tranne che nei due/tre mesi della stagione delle piogge.

 

Come mai viene chiamata Sugarlandia?

Perché da sola copre la metà della produzione di zucchero di canna di tutte le Filippine. Gli abitanti del luogo sono quasi tutti impegnati nella coltivazione e nella raccolta della canna da zucchero, attività presiedute da haciendas fondate anche 100 anni fa, come la Santa Rosalia, di proprietà della famiglia Gaston, la cui quinta generazione abita ancora la magnifica villa anni ’30 interamente circondata da canna da zucchero.

 

Con Sugarlandia is calling ci portate quindi alla scoperta dell’Isola?

Esatto. Sugarlandia is calling è una piattaforma sulla quale Don Papa caricherà una serie di contenuti che racconteranno, illustreranno e soprattutto mostreranno l’isola di Negros e le sue meraviglie, a partire dalla giungla selvaggia che circonda il monte Kanlaon, alle cui pendici viene coltivata la canna da zucchero. Ma racconteremo anche il processo produttivo del Rum Don Papa attraverso esperienze immersive in realtà virtuale, eventi e molto altro. Sugarlandia is calling è un viaggio alla scoperta del DNA Don Papa, è il richiamo della terra da cui nasce, una terra selvaggia, indomita e bellissima. Il primo video è già stato condiviso su tutti i nostri canali, non perdetelo!

 

Non ce lo perderemo! Tu però ci racconti le fasi principali del processo produttivo del Rum Don Papa?

Con molto piacere! Una volta raccolta, la canna da zucchero viene trasportata, entro la giornata, alla Hawaiian Philippine Company, il più antico zuccherificio dell’isola, datato 1918. Lì comincia il processo di spremitura della canna da zucchero, grazie al quale si ottiene il succo che poi fermenterà con lieviti locali di altissima qualità per circa due mesi. La fermentazione dà luogo alla cosiddetta “birra”, la melassa che viene poi lasciata riposare e successivamente sottoposta a filtrazione con carboni vegetali, per poi essere immessa nella colonna di distillazione all’interno della distilleria BAGO, che si trova in località Taloc, molto vicino al mare.

 

Protagonista sia della collezione Don Papa che della Sugarlandia is calling è il vostro Rum invecchiato 7 anni. Qual è il suo processo produttivo?

Terminata la distillazione, il rum Don Papa 7 anni invecchia in botti di quercia americana lavate e tostate, che riposano in cantine calde e umide alle pendici del monte Kanlaon. Caratteristica peculiare del Don Papa 7 anni è che durante l’invecchiamento non viene mai reintegrata la parte di distillato che evapora naturalmente, così che il prodotto finale risulti più concentrato, dal colore scuro e molto intenso in aromi e profumi. Il risultato è un Rum che al naso è ricco di vaniglia e arancio, mentre al palato risulta morbido, piacevole e rotondo, con note di cacao, frutta candita e passion fruit. La degustazione di un prodotto simile è molto divertente, perché ciò che ti aspetti dopo l’esame olfattivo non è poi quello che arriva al palato, e questo interscambio di sentori è la caratteristica forse più riconoscibile di Don Papa 7 anni.

 

Un rum così importante si può usare in miscelazione?

Assolutamente sì. Per quanto la sua complessità lo renda perfetto per degustazioni in purezza, magari abbinandolo a cioccolato, frutta candita o a un ottimo sigaro, Rum Don Papa 7 anni è perfetto anche per la miscelazione, ma con qualche accorgimento. Il mio consiglio è quello di non cercare di smorzarne la naturale morbidezza con prodotti secchi, ma anzi di fare il contrario: giocare con la sua rotondità abbinandogli per esempio succhi di frutta tropicale come ananas, mango, cocco e passion fruit, oppure gusti citrici come quello del lime e del pompelmo rosa. Stesso discorso vale per i liquori: mai abbinarci prodotti troppo secchi, ma, al contrario, esaltarne la morbidezza.

 

Ci fai un esempio?

Certo: durante il Don Papa Tour 2020 ho inventato una ricetta che ho chiamato Tropical Negroni. Il cocktail è composto da Don Papa Rum, Batida de Coco e Vermouth OSCAR.697 Rosso in parti uguali. La nota fruttata e rotonda della Batida, unita a un vermouth particolarmente morbido, si è sposata perfettamente con il Rum, dando vita a un cocktail fresco ed equilibrato.

 

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