[:it]Flavio Angiolillo, Il Piccolo Barman[:]

[:it]ELISABETTA LUGLI

Flavio Angiolillo, classe ‘84, è uno dei barman più famosi d’Italia. Romano di nascita ma di madre francese, attualmente è di stanza a Milano, approdo che ha raggiunto dopo aver girato il mondo. Ha iniziato a lavorare nei locali a sedici anni, in Francia, partendo come lavapiatti: voleva comprarsi il motorino. Dopo è stato apprendista cuoco per due anni, per poi passare al servizio in sala a Montecarlo nel ristorante di Alain Ducasse e in seguito a Londra alla corte di Gordon Ramsay. Il grigio di Londra lo ha spinto a trascorrere un anno ai Caraibi, dove ha esordito dietro al bancone. Da allora non ha più smesso.

A Milano è arrivato nel 2007 e ha aperto l’elegante e sofisticato MAG cafè. Adesso è socio di altri 4 locali: 1930 Cocktail Bar, Backdoor43, Barba, Iter. Creatore con il suo staff di Farmily Spirits, linea di spiriti botanici che utilizza per le sue creazioni di mixology, sta ora per esordire con un libro: “Il Piccolo Barman”.

L’ispirazione gli è arrivata rileggendo Il Piccolo Principe di Saint Exupery, solo che questa storia è la versione contraria: qui non è il principe a partire alla scoperta dell’Universo, ma il barman che incontra l’Universo – la gente – nel suo piccolo mondo, il bar.

Per mettere nero su bianco la storia che voleva raccontare, Angiolillo si è affidato alla penna esperta di Claudio Gallone, scrittore e giornalista con un passato da inviato speciale e fotoreporter in zone di guerra e missioni umanitarie, nonché consulente filosofico ed ex direttore di testate nazionali e internazionali.

Ne è uscito un libro denso di aneddoti, che il barman spiega così nell’introduzione:

“A volte i sogni più piccoli si trasformano in qualcosa di grande. Non fatevi ingannare dall’apparente semplicità e leggerezza di questo libro: è molto più di quello che sembra e, come tutte le cose migliori, cela tra le righe le sue bellezze più preziose. È nato così, semplicemente, dalle riflessioni e da qualche aneddoto sul mio mestiere scambiate con Claudio Gallone (…). È la celebrazione di un mondo che è fatto di conoscenza della materia, ascolto del cliente e consapevolezza nel saperne identificare i bisogni. Che a volte significa mettere da parte estro, ego e abilità e servire il bicchiere di vino di cui la persona dall’altra parte del banco ha, magari, davvero voglia.”

Il libro assomiglia a Il Piccolo Principe anche nell’aspetto grafico, grazie alle belle illustrazioni di Serena Conti, e sarà disponibile nelle librerie Giunti dal 20 febbraio.

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