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Oggi si è tenuta la premiazione della dodicesima edizione della The World’s 50 Best Bars. Due i cocktail bar italiani nella sezione più prestigiosa della classifica: il confermato 1930 Cocktail Bar, guidato dal Bar Manager Fabio Cavagna, che dal 44° posto dell’anno scorso sale al 25°, e il Drink Kong Bar di Roma che, grazie ai cocktail di Patrick Pistolesi, riesce a passare dall’82° posto al 45°. La premiazione sponsorizzata da Perrier, la più attesa a livello mondiale nel settore della miscelazione, ha visto l’assegnazione di un podio così composto: terzo posto per il greco The Clumsies di Atene, secondo per l’ex vincitore Dante di New York e primo posto per il Connaught Bar di Londra, dove operano, come in altri due cocktail bar della classifica, l’11° Maybe Sanny di Sydney e il 19° Paradiso di Barcellona, alcuni rappresentanti italiani: il Director of Mixology Agostino Perrone e l’Head Mixologist Giorgio Bargiani.
I Cocktail Bar italiani premiati:
Il primo cocktail bar italiano della lista è il 1930 Cocktail Bar, il locale milanese guidato parte del gruppo Farmily di Flavio Angiolillo composto da sei soci, tra cui il bar manager Fabio Cavagna. Significativo il passo in avanti, che permette al cocktail bar di essere venticinquesimo. Sull’importante piazzamento, il bar manager Fabio Cavagna ha commentato così. “È una soddisfazione che premia anni di lavoro. È stato un anno difficile ma bisogna continuare a pensare al bene del bar”. Il motivo che ha determinato questo importante premio, secondo lui, è stata la possibilità di unire la sperimentazione nei cocktail a un clima di tranquillità. “Solitamente chi fa alta sperimentazione crea un clima spaesante verso il cliente medio. Credo sia questa la nostra unicità”. Grandissima anche la soddisfazione di essere a capo di questo progetto: “ciò che mi rende più soddisfatto è che per il secondo anno di fila siamo cresciuti mantenendo tra di noi un forte legame. Siamo in sei soci e tutti ci sentiamo in dovere di trattare i nostri 40 ragazzi come fratelli e cugini. Abbiamo un grande senso di responsabilità verso di loro”. Se il riconoscimento non era prevedibile, “era un nostro sogno poterci riconfermare”.
Il Drink Kong guidato da Patrick Pistolesi, che aveva presentato a marzo la nuova drink list New Humans, ispirata al linguaggio ibrido dei Nuovi Umani, registra un salto importante, che gli consente di passare dalla prima sezione della classifica, la 51-100, a quella più ambita, alla posizione 45. Questa la descrizione data dalla 50 Best. “Nato con l’ambizione di farsi un nome in Italia e non solo, Drink Kong è il primo progetto solista di uno dei migliori barman di Roma, l’italo-irlandese Patrick Pistolesi. […] Il suo design al neon Blade Runner si fonde con lo stile giapponese, mentre da dietro il bancone si proietta un netto senso di anima romana. Moderno, ricco e colorato, questo bar è una miscela delle sfaccettature e delle esperienze del suo proprietario. Il risultato è uno spazio perfetto per un aperitivo o altrettanto adatto a bere a tarda notte. Il suo menu cocktail elegante e minimalista accoglie drink contemporanei, realizzati con l’uso sapiente di un laboratorio di attrezzature per la produzione di bevande, mentre i classici vengono rivisitati, portandoli in nuove direzioni. Questa convergenza di scienza e tradizione rende Drink Kong un posto speciale nel panorama dei bar italiani.”
I Cocktail Bar italiani all’estero:
Nella 50 Best Bars 2020, tre sono stati i cocktail bar con rappresentanti italiani all’estero. Il primo è il Paradiso di Barcellona, classificatosi diciannovesimo, del quale è proprietario Giacomo Giannotti. Mentre si prepara a lasciare il locale il menu Illusionist, è in fase di studio per la fine dell’anno un menu basato sul tema dell’universo e del pianeta Terra. Il secondo cocktail bar di questa categoria è il Maybe Sammy di Sydney, dove operano i soci e bartender Stefano Catino e Andrea Gualdi. Aperto nel 2019, il locale colpisce per il divertimento, l’intrattenimento e per l’accoglienza, che gli ha valso la vincita del premio Michter’s Art of Hospitality Award. Il terzo cocktail bar, dopo il secondo posto dell’anno scorso, è il migliore al mondo. È il Connaught Bar di Londra, un bar d’hotel in Mayfair che, sotto la guida del Director of Mixology Agostino Perrone,dell’Head Mixologist Giorgio Bargiani e di Maura Milia, si evolve di anno in anno. Il servizio è attento e sartoriale, così come i cocktail qui creati. La specialità sono i Dry Martini e l’ultimo menu, Formae, è ispirato alla forma e alle forme degli arredi.
I Premi Speciali:
Come ogni anno, nel corso della premiazione sono stati assegnati anche diversi premi speciali, indicati nella classifica di seguito, ai quali si aggiungono, il Campari One to Watch del Galaxy Bar di Dubai, altro cocktail bar che ha ottenuto il 67° piazzamento grazie al contributo di italiani all’estero – Danilo Pozone, Mauro Cortese, Francesco D’Arienzo e Cristian Carrieri – l’Altos Bartenders’ Bartender vinto da Tato Giovannoni di Floreria Atlantico a Buenos Aires e il Roku Industry Icon Award vinto da Ashtin Berry.
La Classifica:
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