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Altos Tequila da sempre ha nel suo DNA la sostenibilità, che investe i processi produttivi – conservazione del territorio, riduzione del consumo d’acqua, risparmio energetico, riduzione rifiuti –, e coinvolge le persone e agisce nella propria comunità intesa come popolazione messicana, bartender, consumatori e partner. Uno degli esempi più potenti a livello visivo di questo impegno, è la collaborazione con Ascalapha, l’organizzazione che fornisce sostegno agli artigiani Huichol, comunità della regione di Jalisco all’interno della Tequila Region, per creare opere d’arte tradizionali con le perline (aka Chaquira). Il frutto è la Limited Edition Altos∞Huichol, una collezione colorata e vibrante, con pezzi unici e preziosi, oggetti poetici ricchi di senso.
Ogni bottiglia richiede circa 7/8 ore di lavoro certosino: tramite un lungo ago detto ganchillo, le perline vengono applicate una ad una su una base di cera applicata alla bottiglia. Il risultato sono opere d’arte uniche, ognuna diversa dall’altra, tutte ispirate a simboli e disegni di migliaia di anni fa. Artigianalità, autenticità, innovazione nella tradizione, e la capacità di trasformare un oggetto in gesto artistico, sono elementi che uniscono Altos Tequila agli Huichol, un comune operare in cui ritrovarsi e riconoscersi.
In Messico ci sono 10 milioni di artigiani, e di questi il 60% vivono in situazione difficili. Il progetto Altos Tequila, nato nel 2017, permette sia di mantenere viva una cultura tradizionale e indigena sia di fornire agli Huichol un reddito equo. I profitti vengono usati anche per miglioramenti infrastrutturali nelle comunità rurali più vulnerabili. Molte sono le attività che Altos Tequila implementa all’interno del suo agire ecosostenibile. È il primo e probabilmente l’unico spirit, che ha lanciato una competition a cui non si chiede ai bartender di fare un cocktail. Il nome? Tahona Society. Ma questa storia merita un capitolo a parte.
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